RV 3 - ADIGE VENETO

LA VIA CICLABILE DAL NORD EUROPA AL MAR ADRIATICO

TAPPA 1

(Borghetto d'Avio - Verona, 48 km)

La prima parte del tratto veneto della ciclovia dell’Adige tra il confine regionale di Borghetto d’Avio (dove termina la pista della Provincia di Trento) e il centro di Verona percorre la bassa val Lagarina, stretta tra le due alte mura rocciose del monte Baldo ad ovest e dell’altopiano della Lessinia ad est e caratterizzata nel finale dal magnifico ambiente naturale della Chiusa di Ceraino, nella quale il fiume scorre creando spettacolari anse. Poco dopo la Chiusa l’Adige sbocca in pianura raggiungendo Verona, uno dei grandi centri turistico-culturali del Veneto, nota nel modo per la vicenda di Romeo e Giulietta, per l’annuale festival lirico che si svolge nell’Arena oltre naturalmente che per la bellezza del centro storico, racchiuso dal fiume in uno stretto abbraccio.

Partendo dal centro abitato di Borghetto d’Avio, posto in sinistra Adige sul confine regionale (la pista ciclabile della Provincia Autonoma di Trento si può raggiungere in circa 200 m appena al di là del ponte sul fiume) e dotato anche di una comoda stazione ferroviaria, si inizia percorrendo un tratto di strada comunale fino a che (km 1,2), subito prima del sottopasso ferroviario, si nota sulla destra l’inizio della pista ciclabile “Terradeiforti”. Lungo questa bella pista asfaltata, che corre quasi sempre a breve distanza dal fiume attraversando boschi e vigneti, si attraversano le frazioni del comune veronese di Dolcè, nell’ordine Ossenigo (km 3,7), Peri (km 6,5), il capoluogo Dolcè (km 14,1), Ceraino (km 18,7) e Volargne (km 22,7): di particolare interesse sono l’uscita da Peri con la lontana sorprendente visione del Santuario della Madonna della Corona abbarbicato sul monte Baldo, e il tratto tra Ceraino e Volargne col già citato indimenticabile passaggio all’interno della Chiusa, nel quale si scorge sull’altra sponda del fiume la sagoma del forte austriaco “Vohlgemuth” costruito su uno sperone roccioso dominante il paese di Rivoli veronese, teatro due secoli fa di storiche imprese napoleoniche. Raggiunta la fine della pista presso la chiesa parrocchiale di Volargne (km 22,7) si continua su via del Marmo fino a quando, al termine della via (km 26,0) si gira a destra su viabilità ordinaria per attraversare con attenzione il ponte stradale sull’Adige portandosi a Sega di Cavaion. Dopo la rotonda si gira a sinistra (km 26,4) su via Risorgimento, poi a destra (km 27,1) raggiungendo, dopo una breve ma impegnativa salita, la pista ciclabile del canale Biffis (km 27,6). La pista, che comprende anche due ponti in legno, si interrompe al km 33,6 in prossimità di una centrale elettrica: lì si tiene la destra e poi la sinistra per entrare lungo via Roma nel bel centro di Bussolengo (km 34,6). Continuando su corso Mazzini si arriva in prossimità del cimitero del paese, dove (km 35,2) la pista riprende sulla sinistra in rapida discesa tornando nuovamente a fianco del canale Biffis (km 37,6). Si continua a fianco del Biffis fino a quando, ormai entrati nel territorio comunale di Verona, la pista termina definitivamente in corrispondenza di un’ultima centrale (km 41,6): lì si prosegue su viabilità ordinaria attraversando il ponte sul canale, sottopassando la ferrovia (km 42,3) e scendendo rapidamente alla frazione Chievo, nota ai più per motivi calcistici. Al termine della discesa (km 42,9), prestando attenzione bisogna girare a sinistra per entrare nel parco adiacente alla diga sull’Adige, dal quale si imbocca la pista ciclopedonale urbana del canale Camuzzoni (km 43,2). Attraversato corso Milano (km 45,8) e viale Galliano (km 46,3) si tiene la sinistra e poi la destra passando davanti alla magnifica basilica romanica di San Zeno (km 47,0) e raggiungendo lungo Regaste San Zeno l’imponente Castelvecchio e infine lungo via Roma il cuore di Verona, piazza Bra (km 48,3).


Possibili deviazioni

  • La pista ciclabile dell’Adige trentino si raggiunge appena al di là del ponte di Borghetto d’Avio, e permette di raggiungere Rovereto, Trento e, poco prima di Bolzano, scegliere se dirigersi lungo l’Isarco verso il centro città, Bressanone e il passo del Brennero, oppure se continuare a risalire l’Adige per Merano e, lungo la val Venosta, Merano e il passo Resia.

  • In alternativa alla pista “Terradeiforti” scelta per il nostro itinerario, portandosi in destra Adige si può percorrere la pista Adige-Sole, percorso ufficiale della ciclovia del Sole, che costeggiando per lo più il canale Biffis passa per le frazioni del comune veronese di Brentino Belluno per poi salire in circa 1 km con pendenze attorno all’8% nell’abitato di Rivoli Veronese, dal centro del quale si può anche deviare verso il lago di Garda.

  • Per gli appassionati di salite stradali di un certo impegno, portandosi sulla destra Adige, dal centro di Avio si può salire sul monte Baldo per San Valentino e oltre; oppure, restando sulla sponda sinistra, da Peri parte la salita per Fosse, località del comune di Sant’Anna d’Alfaedo sull’altopiano dei monti Lessini.

  • Dalla chiesa parrocchiale di Volargne, anziché proseguire per via del Marmo come indicato nel nostro itinerario si può continuare a seguire la tabellazione "Terradeiforti’’ per raggiungere in circa 4 km la frazione Domegliara del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, dove si trova una stazione ferroviaria e si può raggiungere facilmente la soprastante Valpolicella, sede di un parco cicloturistico (bike.infovalpolicella.it).

  • A Bussolengo si intercetta un altro bel parco cicloturistico “Terre del Custoza” (www.terredelcustoza.com).

Borghetto d'Avio

Ciclabile Terradeiforti

Bussolengo

Verona

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