RV 4 AGNO-GUA

DAL FONDOVALLE A RECOARO TERME LUNGO LA CICLOVIA DEL TORRENTE

(Montecchio Maggiore - Recoaro, 37 km)

Lungo il torrente Agno che, scendendo dalle pendici del gruppo montuoso del Carega, percorre l’omonima valle passando per Recoaro Terme, Valdagno, Trissino e a fianco di Montecchio Maggiore, ha preso vita una delle aree più industriose del Nord Italia, che ancora oggi sfrutta l’energia ricavata dalle sue acque, per alimentare i macchinari delle aziende e per produrre energia elettrica. Tra il 1880 e il 1980 nella valle correva la tramvia Vicenza-Recoaro, sostituita, poi, come altrove, da autoservizi; su parte di quel sedime dismesso oggi corre una pista ciclabile di elevata qualità, che in circa 28 km sale, con pendenza impercettibile, dal centro di Montecchio fino alla frazione Novale a nord di Valdagno (quota 290 m), riservando agli ultimi 7 km il restante dislivello per salire a Recoaro Terme (quota 500 m), con una salita peraltro mai impegnativa. Da un punto di vista infrastrutturale, la pista è asfaltata e di qualità tra Montecchio e Novale (tranne una temporanea interruzione di circa 5 km tra Tezze di Arzignano e Trissino a causa di lavori per realizzare il bacino di laminazione del torrente, con una deviazione su tranquille strade secondarie, ben segnalata da apposite tabelle), mentre il tratto finale per Recoaro viene attualmente percorso sulla viabilità ordinaria – peraltro non particolarmente trafficata – ma presto partiranno i lavori per realizzato in sede propria. E` in progetto anche il completamento a sud della pista lungo l’Agno fino alla strada regionale SR11 nel comune di Montebello Vicentino, il che permetterebbe un collegamento, per chi proviene da ovest, con la tratta Verona-Vicenza della ciclovia AIDA (RV2), già peraltro incrociata nel centro di Montecchio Maggiore. Da un punto di vista cicloturistico la pista offre numerosi spunti d’interesse, dalla Montecchio terra d’origine dei Montecchi, alle chiese e ville di Trissino, dalla Valdagno terra della Marzotto culla del capitalismo illuminato, alla Recoaro Terme rinomata stazione di soggiorno, che ambisce a tornare allo splendore di un tempo.

Partendo da piazza Marconi di Montecchio Maggiore si prende, giusto di fronte, via Cal del Guà, che dopo aver sovrappassato la superstrada per Valdagno e Vicenza (km 0,8) conduce fino sull’argine sinistro dell’Agno (km 2,1), sul quale continuiamo a pedalare in direzione nord. Dopo aver attraversato la SP Montorsina (km 3,0) e sottopassato la SP Arzignanese (km 4,8), si giunge a un’interruzione del percorso arginale in località Tezze (km 7,4), da cui parte sulla sinistra una deviazione, ben segnalata, su strade secondarie che, dopo aver attraversato con qualche modesto saliscendi, l’abitato di Restena (km 9,4) rientra sul percorso principale in via Manni a Trissino (km 13,3), dove si prende la pista sull’argine destro. Si continua fino a quando. a Brogliano. la pista torna nuovamente sull’argine sinistro (km 16,7), in un ambiente particolarmente curato. Un nuovo attraversamento dell’Agno si ha a fianco dell’abitato di Cornedo Vicentino (km 20,3), e altri seguono più avanti, su un percorso sempre più aderente al corso del torrente, spesso su tratti di passerelle di legno che creano percorsi ciclabili anche dove ormai la valle, sempre più stretta, non permette di usufruire di argini larghi percorribili come in precedenza. Il lungo attraversamento della cittadina di Valdagno inizia attorno al km 24: rispetto al corso del torrente, che qui si percorre sulla sinistra idrografica, il centro storico si trova dal lato opposto, su un terrazzo in leggera altura, mentre sempre sull’altro lato si nota il grande edificio produttivo della Marzotto (km 26,1), della cui incisiva presenza, in termini di servizi sociali, si notano varie testimonianze nel tessuto urbano. Si arriva così alla frazione Novale, dove al momento termina la pista in sede propria (km 28,2): lì si sale lungo via Ruetta per poi girare a sinistra, in via Lora di Sopra (km 28,5), che continua in falsopiano fino alla frazione San Quirico. Al km 30,9 si gira a sinistra attraversando nuovamente il torrente fino all’incrocio con la SP246 (km 31,1), dove si prosegue verso nord: volendo, poco dopo, si trova sulla sinistra un bivio (km 31,3) che permette di uscire per un po’ dalla strada provinciale al prezzo di un modesto strappo in salita, ma si può comunque restare senza problemi sull’itinerario viario principale. In ogni caso, dal km 32,2 si è di nuovo sulla SP246, sulla quale si prosegue in dolce salita entrando in Recoaro Terme – al km 35,6 si nota sulla sinistra lo stabilimento di produzione delle acque minerali – fino al suo centro in piazza Dolomiti (km 36,5).

Montecchio Maggiore

Pista ciclabile dell'Agno

Valdagno

Recoaro Terme

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