RV 2 - CICLOVIA AIDA IN VENETO

LA CICLOVIA DELLE GRANDI CITTÀ DEL NORD ITALIA

TAPPA 5

(Venezia- Treviso, 47 km)

Itinerario che rientra nel più ampio progetto di AIDA, ma che mantiene una sua specificità legata, principalmente, agli aspetti ambientali del territorio attraversato: il bosco di Mestre e il Parco regionale del fiume Sile. Il percorso si caratterizza per essere completamente pianeggiante e per una buona percentuale di infrastrutture ciclabili, alcune anche di buona fattura. È il classico itinerario fuori porta che può essere percorso senza difficoltà in entrambe le direzioni, contando anche sul fatto che le stazioni ferroviarie di Venezia Santa Lucia, Venezia Mestre e Treviso sono direttamente collegate tra loro. La presenza di alcuni elementi storico-architettonici di pregio disseminati lungo il percorso, e l’arrivo nel centro storico di Treviso, rende la proposta interessante anche per i viaggiatori più esigenti.

La descrizione dell’itinerario partirà dalla stazione ferroviaria di Mestre (per il collegamento ciclabile tra il centro storico di Venezia – ovvero piazzale Roma – e la stazione di Mestre rimandiamo alla tappa precedente). All’uscita della stazione si inforca la strada di fronte, via Piave, e dopo appena 50 metri si svolta a destra per via Ortigara, si prosegue su via Pasubio e poi ancora a destra per via Montello fino a raggiungere la ciclabile di via Dante (la prima ciclabile realizzata in città) che imbocchiamo a sinistra. Lasciamo la ciclabile girando a destra per via Fusinato e poi, sempre su ciclabile, a sinistra lungo via Cappuccina. Al semaforo, con lanterna dedicata, proseguiamo dritti per via della Brenta Vecchia passando a fianco al nuovo complesso museale dell’M9 – Museo del ‘900. Al largo incrocio successivo teniamo la destra e attraversiamo subito a sinistra via Poerio imboccando via Fapanni (nei giorni di mercato mercoledì e venerdì transitare con le bici a mano), si attraversa Parco Ponci (che a dispetto del nome è un’area a parcheggio) e si prosegue su via Caneve svoltando poi a sinistra su via Spalti (toponimo che ricorda la presenza del castello di Mestre). Raggiunta via Garibaldi imbocchiamo sulla destra la bella ciclabile tra i filari di tigli e proseguiamo fino alla piazza di Carpenedo, dove si staglia sulla destra la grande chiesa dedicata ai SS. Gervasio e Protasio e, abbandonata la ciclabile, proseguiamo quasi di fronte su via Ligabue (solo residenti). Si mantiene la direzione nord impegnando successivamente via Sem Benelli, per poi svoltare a sinistra in via Vallon. Attraverso un articolato sottopasso ciclopedonale si supera la linea ferroviaria per Trieste e, sempre rimanendo in ciclabile, si sottopassa anche la strada regionale SR14. Alla fine della ciclabile asfaltata si svolta decisamente a destra su ciclabile sterrata lasciando a sinistra lo stradello che conduce al suggestivo Forte Vallon, uno dei forti del Campo trincerato di Mestre, visitabile nei giorni di apertura. La ciclabile sterrata esce nuovamente su via Vallon, che prendiamo sulla destra e, poco dopo, sempre a destra impegniamo via Favorita, poco prima della linea ferroviaria dismessa detta “dei Bivi”. Si segue il corridoio ferroviario e alla fine della via si piega a sinistra, raggiungendo una rotonda provvista di ampia ciclabile che permette di superare definitivamente la linea ferrovia attiva. Giunti sul colmo della strada si effettua, sulla sinistra, un’inversione a U dirigendosi verso l’area naturalistica del Bosco di Mestre superata la quale, si svolta a sinistra su bella ciclabile asfaltata che costeggia la SP40 raggiungendo, dopo un paio di chilometri, il sagrato della chiesa parrocchiale di Dese (località che prende il nome dal fiume che scorre nelle vicinanze). Dove finisce la ciclabile, si attraversa la provinciale e si imbocca via Litomarino (km 10,6) che percorreremo per circa 4 km per svoltare poi a sinistra per via Ponte Alto (km 14,6) e attraversare poco dopo il fiume Dese, quasi prossimo alla foce. Siamo in località Zuccarello, in comune di Marcon, dove un tempo i Conti di Collalto disponevano di un’ampia tenuta agricola: seguendo la strada in mano sinistra si giunge velocemente alla frazione di San Liberale dove, all’incrocio con la strada provinciale SP40 (km 17,3), si curva a destra e si prosegue lungo la strada per oltre 1,5 km sfruttando, in parte, anche una discreta ciclopedonale sul lato sinistro. Al km 18,5 si svolta a sinistra in direzione “Le Crete” e si prosegue su strada a basso volume di traffico fino a incontrare nuovamente la solita provinciale e costeggiarla sulla sinistra su pista ciclopedonale piuttosto scadente. Si lascia la strada, e la pista, al km 21,7 imboccando sulla sinistra un sottopasso ciclopedonale ed entrando nell’abitato di Quarto d’Altino, dove si prosegue sulla destra fino all’incrocio con via Roma lasciando a sinistra la chiesa di San Michele Arcangelo con il caratteristico campanile. Si attraversa il nodo stradale proseguendo diritti e giungendo così sulle sponde del fiume Sile, che da qui in poi costeggeremo fino a Treviso. Lo faremo però in sinistra orografica, dopo aver attraversato il corso del fiume per mezzo di un ponte ciclopedonale (km 22,5). Siamo ora in provincia di Treviso, nella frazione di Musestre, comune di Roncade. Si attraversa il piccolo borgo e, poco oltre la chiesa parrocchiale di Sant’Ulderico, si svolta a sinistra oltrepassando il corso del Musestre tramite una bella passerella, per giungere sulle rive del Sile dove inizia una suggestiva ciclabile sterrata (km 23,3). La ciclabile segue con sapiente geometria il corso sinuoso del fiume, le cui calme acque di risorgiva trasmettono serenità e leggerezza; al km 29,0 si intravede sulla sponda opposta il centro più antico di Casale sul Sile, con la trecentesca Torre dei Carraresi che domina l’abitato. Poco più avanti si attraversa nuovamente il Sile per mezzo di un ponte aggettante al ponte stradale e si prosegue per viabilità minore, dapprima via Belvedere, poi via Vicinale Rivalta, prima di giungere nuovamente sull’argine del fiume, questa volta in destra orografica (km 31.9). La ciclabile, sempre in discreto sterrato, prosegue lungo l’alzaia del fiume senza soluzione di continuità, se si eccettua un breve bypass per superare la tenuta di Villa Gabbianelli, in località Lughignano. Nella stessa frazione anche la chiesa di San Martino, di chiara origine longobarda, con bel crocifisso ligneo del ‘500. Al km 37,8 si intravede sulla sponda opposta il borgo rivierasco di Cendon di Silea, raggiungibile in stagione con un passo barca, mentre più suggestivo è il borgo di Casier (km 40,3), quasi una terrazza che si specchia sul fiume, che in questo tratto assume le sembianze di un lago. Superato l’abitato si entra nel cosiddetto “Cimitero dei Burci” un percorso da fare rigorosamente con bici a mano lungo le rinnovate passerelle in legno, un’area dove sono stati abbandonati dei grandi barconi in legno, i Burci appunto, che in passato venivano utilizzati per il commercio via acqua. Si risale in sella alla fine dell’ultima passerella e si prosegue a destra lungo l’asfaltata via Tappi per poi attraversare nuovamente il Sile su uno stretto ponte in cemento (km 42,8) che troviamo sulla destra, per portarsi in riva sinistra per l’ultima parte del percorso. Mancano, infatti, pochi chilometri al centro di Treviso e l’itinerario si presenta parte in sede propria e parte in promiscuo, con fondo naturale oppure in asfalto: siamo sulla Restera, dove un tempo i cavalli e i buoi trainavano le imbarcazioni da carico. Al km 46,0 si giunge alla statale Pontebbana, che assolve anche a funzioni di circonvallazione esterna della città. Seguendo la statale in mano sinistra, su comoda pista ciclopedonale, si giunge velocemente alla stazione ferroviaria (km 47,4) e ancora più facilmente in Piazza dei Signori, cuore pulsante della città, dominata dalla Torre Civica, dal Palazzo del Podestà e dal Palazzo dei Trecento.

Bosco di Mestre

Alzaia del Sile

Parco del Sile

Treviso

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