LA CICLOVIA DELLE GRANDI CITTÀ DEL NORD ITALIA

TAPPA 4

(Padova - Venezia, 46 km)

Dopo aver seguito il Bacchiglione, AIDA prosegue, anche dopo Padova, sul tema dei corsi d’acqua seguendo fino alle porte di Mestre il Naviglio Brenta, punteggiato di splendide ville; quindi da Mestre, passando a fianco della grande stazione ferroviaria, un percorso urbano ci porta ad imboccare il ponte della Libertà permettendoci di giungere pedalando fino a piazzale Roma, approdo viabilistico per il centro di Venezia, con la possibilità di raggiungere la vicina stazione di Santa Lucia.

Dalla Basilica del Santo, cuore di Padova, si percorre la pista ciclabile di via Cesarotti fino all’incrocio con via San Francesco (km 0,2), dove si prosegue diritto su via Ospedale Civile passando a fianco dell’ospedale; si gira poi a sinistra (km 0,5) su via Gabelli fino ad uscire (km 0,9) su via Santa Sofia a fianco dell’omonima pregevole chiesa parrocchiale, di stile romanico. Lì si tiene la destra, proseguendo poi sempre sulla destra su via Altinate e poi, oltre l’incrocio (km 1,1) diritto su via Belzoni per poi girare a sinistra (km 1,6) su via Portello, che conduce (km 2,2) alla cinquecentesca Porta Portello (o Porta Ognissanti). Attraversata la porta varcando il relativo ponte sul canale Piovego, si curva a destra iniziando a seguirne l’argine sinistro sterrato. Al di là di una bella sopraelevazione ciclopedonale (km 2,7), sottopassata la tangenziale est (km 5,8) e l’autostrada A13 (km 8,3) e notando nel mezzo la villa Giovannelli Colonna (km 6,8), si arriva alla confluenza del Piovego nel Brenta (km 10,0) che attraversiamo su un ponte, per poi curvare a destra e andare a prendere la destra del Naviglio Brenta che parte di fronte al Piovego. L’ingresso nel Naviglio segna anche il passaggio in provincia di Venezia, col comune di Stra; sull’altra sponda la monumentale villa Pisani (museo nazionale) annuncia l’inizio della Riviera del Brenta, con la straordinaria collezione di ville venete che adornano il corso d’acqua fino alla sua foce lagunare di Fusina. Si continua pedalando a fianco del Naviglio con frequenti incontri di storiche ville, alcune delle quali visitabili; sull’altro lato del canale si trovano i centri storici di Dolo (km 18,2) e Mira (km 22,5), che meritano una sosta. Lasciamo il Naviglio Brenta ad Oriago (km 27,8) (chi vuole può proseguire per il tratto finale di Malcontenta e Fusina) girando a sinistra sul ponte di via Sabbiona e prendendo poco a destra via Risato e Bellini; al km 28,6 si gira a destra in via Lusore, attraversando con attenzione un passaggio a livello ferroviario ciclopedonale. All’incrocio con via Este (km 29,0) si attraversa il ponte sulla destra tenendo subito la sinistra per via Colombara, continuando sulla quale, prima si sottopassa la SP81 su un apposito percorso ciclopedonale (km 29,6) e poi si raggiunge la strada statale SS509 Romea (km 31,7), che pure si sottopassa uscendo nell’ambito di un grande centro commerciale e entrando nella località di Marghera. Si esce dal centro commerciale su via Arduino (km 32,4) tenendo la sinistra, e poi la destra per via Tron; all’incrocio con via dell’Avena (km 32,7) si prosegue sulla sinistra in via della Trebbiatrice, poi a destra in un passaggio in mezzo al verde che esce su uno spiazzo adiacente a via Bottenigo (km 33,0). Tenendo la destra e poi la sinistra si entra poi in via Pasini, dalla quale (km 33,6) si gira a sinistra su via del Lavoratore e poi a destra (km 33,8) sulla pista di via della Rinascita, che conduce fino alla grande rotonda di piazzale Concordia (km 34,7). Attraversato il piazzale, sul ben segnalato percorso ciclopedonale, si prosegue su piazza del Mercato passando per piazza del Municipio (km 35,1) e continuando su piazza Sant’Antonio, per poi curvare a destra (km 35,3) in via Rizzardi. Dopo aver aggirato piazzale Giovannacci (km 35,6), in fondo a via Rizzardi si imbocca sulla sinistra (km 36,1) il lungo sottopasso ciclopedonale della stazione ferroviaria di Venezia Mestre, che quando emerge dall’altro lato su via Dante (km 36,6) si trova a poche decine di metri dall’ingresso della stazione, importante nodo del trasporto su rotaia del Veneto. Per raggiungere, invece, il centro storico di Venezia si continua su via Dante, percorrendo la comoda pista ciclabile fino all’incrocio con via Cavallotti (km 37,2), dove svoltiamo a destra sulla pista che prosegue in via Bembo e via Genova. All’incrocio con via Napoli (km 37,3) si gira a destra e poi poco dopo a sinistra nella larga via Torino, sempre su pista in sede propria; al km 38,6 si svolta a destra in via Ticozzi e poi a sinistra in via Paganello, sulla quale si arriva all’imbocco del sottopassaggio ciclopedonale della stazione di Venezia Porto Marghera, di fronte al Parco Tecnologico VEGA. Si esce sull’altro lato ancora su pista ciclabile, percorrendo via dell’Elettrotecnica e poi, tenendo la destra, via dei Petroli; alla rotonda (km 40,6) la pista curva a sinistra per entrare in via dell’Idraulica, portandosi subito dopo sull’altro lato e immettendosi sulla destra a lato della SR11 (km 41,2). Poco più tardi il percorso stradale si porta a fianco dei binari ferroviari, per imboccare il ponte della Libertà (km 41,9), lunga e diritta passerella di comunicazione verso il centro storico di Venezia con suggestiva vista sulla laguna. Si procede così sulla corsia ciclopedonale del ponte per circa 4 km, arrivando infine a piazzale Roma (km 46,3), terminale viabilistico della città dei Dogi. Un’ordinanza comunale vieta di condurre le biciclette anche a mano in tutto il centro città, tranne che nell’area compresa tra il piazzale e la stazione di Santa Lucia; presso l’autorimessa comunale del piazzale è operativo un parcheggio biciclette a box con 100 posti disponibili per custodire il mezzo in sicurezza; altrimenti, per raggiungere la vicina stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia basta attraversare il ponte della Costituzione a piedi con bici a spinta e continuare per un breve tratto fino ai binari (km 46,7).