(Pordenone – Udine, 71 km)
La tappa da Pordenone a Udine è un interessante viaggio nel cuore di pianura del Friuli. La regione storica del Friuli, nome ereditato dal toponimo romano Forum Iulii di Cividale, è coincisa con la provincia amministrativa di Udine fino al 1968, anno in cui la sua parte occidentale posta alla destra idrografica del fiume Tagliamento è stata resa provincia di Pordenone. Si tratta di un territorio a bassa densità abitativa, ben diverso in questo aspetto da quello veneto, caratterizzato da ampi e curati spazi verdi naturali o coltivati e dal suggestivo paesaggio degli estesi letti ghiaiosi dei torrenti Meduna e Cellina con i loro magredi oltre che dello stesso Tagliamento. Ed è proprio quest’ultimo, il Re dei fiumi alpini dalle acque azzurre e dalla caratteristica morfologia a canali intrecciati che si rincorrono tra i sassi dell’ampio alveo, a dividere a metà la tappa segnandola in modo netto con l’attesa e il compimento del suo lungo e articolato attraversamento.
Dal centro di Pordenone passiamo tra il Palazzo Comunale e il Duomo e, scendendo su via della Santissima, attraversiamo il ponte di Adamo ed Eva sul Noncello (km 0,2).
Al di là si entra nell’area del parco cittadino Flu, da cui si esce (km 0,3) tenendo la destra ed entrando subito in un’area sterrata adibita a parcheggio, in fondo alla quale inizia un brevissimo percorso boschivo. All’uscita (km 0,5) si attraversa con attenzione il viale delle Grazie proseguendo sulla controstrada dall’altro lato. Subito dopo il sottopasso della ferrovia (km 0,7) si curva nella stradina a sinistra continuando parallelamente alla stessa linea ferroviaria; in fondo, presso un piccolo parcheggio (km 1,1) si tiene la destra e poi ancora la destra entrando in via Vecchia di Corva fino all’uscita su via Nuova di Corva (km 1,5), che si attraversa nel vicino passaggio ciclopedonale portandosi nella pista ciclabile sull’altro lato. Inizia quindi un lungo percorso in sede ciclabile propria a fianco della strada regionale SR251, che termina in prossimità del ponte sul Meduna (km 4,9) da varcare con attenzione. Subito al di là del ponte, nella frazione Corva del comune di Azzano Decimo, si gira a sinistra in via Passo (km 5,0) e poco dopo teniamo la sinistra per via Vallon, proseguendo in un tranquillo contesto rurale. Al km 7,4 si supera un cavalcavia sull’autostrada A28 Pordenone-Portogruaro, al km 9,2 si incrocia la SP60 proseguendo dritto in via Bassi, e al km 10,0 si sottopassa un raccordo autostradale proveniente da Spilimbergo e Sequals; poco dopo (km 10,6) si gira a destra in via Maino entrando nell’abitato di Fiume Veneto. All’incrocio con via Giovanni XXIII (km 11,3) teniamo a sinistra e poi a destra per via Zol e via Borgo Venezia, continuando poi a sinistra e uscendo quindi su viale della Repubblica. Lì (km 11,9) si usa l’attraversamento ciclopedonale per portarsi sull’altro lato della strada, si attraversa il ponte sul Fiume e si inizia a costeggiarne l’argine sinistro su una bella pista.
Al km 12,2 si lascia l’argine aggirando a destra il palazzetto dello sport e proseguendo su via San Francesco. All’incrocio successivo (km 12,4) si gira a sinistra percorrendo un tratto di SP47 fino alla frazione Pescincanna, dove al km 14,3 si arriva all’incrocio con via Tomat di fronte alla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, che si aggira sul lato destro per poi curvare subito a destra.
Al successivo incrocio con via Formentini (km 14,5) si gira a sinistra; all’incrocio con la SP6 (km 15,0) si prosegue dritto per via Petrarca; al km 15,9 si sottopassa la ferrovia uscendo nella zona industriale di Orcenico Inferiore, e si continua sulla destra su via Villafranca costeggiando i binari. Lungo via Fontana si raggiunge il centro del paese, dove si trova un ottimo punto d’acqua a fianco del marciapiede (km 17,6). Subito dopo si sbuca sulla strada statale SS13 Pontebbana che si lascia subito prendendo sulla destra via Sile, costeggiata di vigneti. Al di là di un ulteriore sottopasso ferroviario (km 18.3) inizia il territorio comunale di Casarsa della Delizia, terra d’origine del grande intellettuale, poeta e regista Pier Paolo Pasolini, con la località Sile, e dopo 300 m si trova a bordo strada un’altra ottima fontana, ulteriore segnale eloquente di una ricchezza idrica che a questo punto ci ricorda che ci troviamo in piena zona delle risorgive del fiume Sile friulano. Al km 21,4 si lascia via Sile girando a destra nella frazione di San Giovanni di Casarsa in via Monte Santo, poi a sinistra in via Runcis, passando a fianco della stazione ferroviaria sulla linea Casarsa-Portogruaro e superando un passaggio a livello; al km 22,2 si attraversa la SP1, aggirando la chiesa sulla sinistra e poi all’incrocio (km 22,4) prendendo a sinistra per via Versutta. Al km 23,9 si giunge a Versutta presso la pregevole chiesetta di Sant’Antonio Abate (XIV sec.), una delle tappe degli Itinerari Pasoliniani.
Subito dopo la chiesetta si gira a sinistra iniziando un tratto sterrato che termina al km 24,7 all’incrocio con via Spinis, dove si tiene la sinistra. All’incrocio successivo con via Armentarezze (km 25,1), proseguendo a sinistra e poi a destra si raggiungerebbe subito il centro del capoluogo Casarsa della Delizia, dotato di una stazione sulla linea ferroviaria Pordenone-Udine; il nostro itinerario prosegue invece a destra, quindi all’incrocio con viale dei Comunali (km 26,4) si gira a sinistra e poi subito a destra su una strada rurale che diventa presto sterrata; poco dopo una decisa curva a sinistra si prende a destra (km 27,2), attraversando e poi costeggiando sulla destra un binario ferroviario di zona industriale (km 27,5). Si continua aggirando l’area industriale, e poco dopo termina lo sterrato; all’incrocio (km 28,5) si prosegue a destra su via Lusevera, quindi si prende sulla sinistra un sentiero sterrato che prosegue sempre a sinistra restando fuori dalla prospiciente rotonda stradale. Su questo sentiero si raggiunge (km 29,3) il sottopasso ciclopedonale di uno svincolo dell’ormai prossimo ponte della Delizia sul Tagliamento; in effetti all’incrocio successivo (km 29,6) termina lo sterrato e girando a sinistra si va ad imboccare il lungo ponte, da percorrere con attenzione, con una spettacolare vista sul larghissimo letto ghiaioso del fiume.
Approdati sull’altra sponda, si gira presto su una strada a destra (km 31,7) ritrovando il fondo sterrato; subito dopo un sottopasso ferroviario (km 32,3) si tiene ancora la destra portandosi sulla strada arginale nuovamente asfaltata (km 32,8), in un bell’ambiente rurale, che si percorre fino al km 33,7 quando si lascia l’argine girando a sinistra. Si giunge così nel centro abitato di Biauzzo, frazione di Codroipo (km 35,0); poco dopo (km 35,5) si svolta a destra in via San Vidotto, quindi (km 36,2) a sinistra in via Catocchie, continuando fino a quando si prende a destra (km 38,2) un bel tratto sterrato molto verde e ombreggiato. Si esce infine (km 39,3) su una rotonda stradale dalla quale girando a sinistra si raggiunge presto piazza Garibaldi (km 40,0), centro di Codroipo, il cui toponimo romano Quadruvium ricorda come la località fosse posta all’incrocio tra la via Postumia e la via Iulia Augusta.
Continuando dritto si raggiungerebbe la stazione ferroviaria posta sulla linea Pordenone-Udine; noi invece continuiamo a destra su via Roma, quindi (km 40,5) teniamo la destra per via XXIV Maggio entrando nella pista ciclabile posta sul lato sinistro della strada.
Il bel tratto di sede propria alberata termina al km 42,8, nella località Passariano, e dopo circa 300 m si entra nello splendido ambito di villa Manin, che per la pregevolezza architettonica, i ricchi decori e l’esteso parco viene annoverata tra le maggiori ville nobiliari del Nord Italia.
All’uscita dal muro perimetrale della villa si gira a sinistra in via Rivolto (km 43,4), e su un tratto di pista ciclabile si raggiunge il centro abitato di Rivolto, che si attraversa nella centrale via Santa Cecilia per poi girare a destra in via Villacaccia (km 44,7).