(Brescia - Verona, 83 km)
Da Brescia, città di antiche origini sospesa tra le radici etniche lombarde e una lealtà alla dominazione della Serenissima che le valsero il soprannome di Leonessa d’Italia poi confermato dal valore indomito con cui si batté durante il Risorgimento, ci apprestiamo a rientrare in Veneto raggiungendo Verona, città murata (patrimonio Unesco) dalla lunghissima storia posta in una scenografica ansa del fiume Adige, al centro dell’Italia settentrionale e naturale punto d’ingresso in val Padana del mondo germanico, da sempre animato crocevia di genti e di merci. L’itinerario che seguiremo è quello delle colline moreniche del Garda bresciano e veronese, terre di dolci ondulazioni e rilassanti panorami vocate alla coltura della vite (celebri nel veronese i vini doc Custoza e Bardolino) e dell’ulivo oltre che di frutta e frumento, teatro di epiche battaglie risorgimentali illustrate dal passaggio a lato della torre di San Martino della Battaglia e dalla vicenda, posta tra storia e leggenda, del Tamburino Sardo. Questi bei paesaggi sono anche lo scenario del parco cicloturistico “Terre del Custoza”, di cui parleremo più in dettaglio tra breve, i cui numerosi attraenti percorsi possono suggerire una sosta intermedia.
Da piazza della Loggia, centro di Brescia (km 0,0), usciamo verso est passando da piazzale Arnaldo e prendendo la pista di viale Venezia. Passati a fianco del Museo delle Mille Miglia, la celebre corsa automobilistica di lunga tradizione (km 4,6), si attraversano la frazione Sant’Eufemia e il centro del paese di Rezzato (km 9,0). Presso Virle (km 11,1) si prende a destra seguendo poco dopo per un tratto il Naviglio Grande Bresciano. Sotto il centro di Mazzano (km 12,8) c’è un importante bivio ciclabile, in cui a sinistra ci si dirige verso Salò e il lago di Garda lungo la ciclabile Gavardina (ne parliamo tra breve); noi invece procediamo a destra in direzione Desenzano, passando per la frazione Molinetto (km 14,1) e proseguendo varcando il fiume Chiese a Pontenove (km 17,2), in un ambiente panoramico. Da Sedena (km 23,2), frazione di Lonato del Garda, inizia il verde e mosso tratto delle colline moreniche bresciane, caratterizzato da dolci salite e discese: raggiunto un suggestivo punto panoramico sul basso lago (km 25,1) si scende e poi si risale nel territorio dell’abbazia di Maguzzano, in un percorso collinare bello e divertente da cui si esce al km 28,7. Poco dopo si sottopassa la ferrovia e, curvando subito a sinistra, se ne seguono i binari entrando nel centro abitato di Desenzano del Garda, giungendo a pochi metri dall’utile stazione ferroviaria (km 30,9) dalla quale tra l’altro si può scendere rapidamente nel bel centro storico portuale. Il percorso continua poi (con indicazione Pozzolengo) sempre in ambito collinare, attarversando la frazione di Rivoltella del Garda, dove si sottopassa nuovamente la ferrovia (km 35,4) e, proseguendo diritto, si sovrappassa l’autostrada A4 e la linea TAV, prendendo al di là la tranquilla strada di Montonale. Al km 41,6, dopo una salita breve ma ripida, si transita a fianco dell’austera torre di San Martino della Battaglia, eretta a memoria di uno degli eventi decisivi della II Guerra d’Indipendenza. Scesi dalla collina su cui si erge la torre inizia un altro bel tratto morenico, nel quale al km 47,0 si lascia la terra bresciana per entrare per un breve tratto in territorio veneto a Broglie, frazione di Peschiera del Garda, da dove si può anche raggiungere in breve il santuario della Madonna del Frassino. Il nostro percorso prosegue invece verso sud, rientrando quasi subito in Lombardia ma stavolta in provincia di Mantova e passando per il caratteristico centro storico di Ponti sul Mincio (km 51,7). Il cambio di regione diventa però definitivo quando, poco dopo aver incontrato l’opera di presa del canale Virgilio (km 55,5), arriviamo alla diga di Salionze sul fiume Mincio (km 56,1). Da lì, continuando sull’argine destro (ovest) del fiume si potrebbe raggiungere in circa 6 km Peschiera del Garda ammirandone in arrivo le possenti fortificazioni protette dal fossato; invece il nostro percorso varca la diga e poi risale per circa 1 km l’argine sinistro deviando poi a destra seguendo le indicazioni per Verona. Dopo una breve salitella boschiva si raggiunge l’abitato di Salionze (km 57,7), che si attraversa per imboccare un panoramico percorso collinare: si passa così per la località Oliosi (km 60,1) e, dopo un rapido saliscendi, per il borgo di San Rocco di Sona (km 62,7) caratterizzato dall’omonima pieve degli inizi del XVI secolo. Da San Rocco parte una discesa in fondo alla quale si devia a destra (km 63,8) su una strada sterrata che ci conduce nella bella corte Guastalla Nuova (km 64,3), da cui usciamo su un suggestivo viale alberato. Attraversato con attenzione un incrocio (km 64,9), il viale prosegue in dolce salita e ci conduce nel centro storico del comune di Sommacampagna (km 68,4), luogo ideale per una rilassante sosta intermedia. Ripartiti da Sommacampagna si passa per le frazioni Palazzo (km 70,5) e Caselle (km 72,9); al di là del sottopasso autostradale si entra nel comune di Verona incontrando le frazioni Cason (km 75,2) e San Massimo (km 76,8). Siamo ormai entrati nell’area urbana della città scaligera: dopo un breve tratto lungo corso Milano (km 79,6) e lungo la pista ciclabile del canale Camuzzoni (km 80,3) si raggiungono le mura di epoca veneziana che si penetrano da porta San Zeno (km 81,0). Da lì si arriva subito alla piazza della splendida basilica romanica di San Zeno (km 81,2) e, lungo un percorso a fianco dell’Adige con vista panoramica su Castelvecchio, finalmente (km 83,0) al cuore della città, piazza Bra, nel cui centro si trova la monumentale Arena di epoca imperiale romana.
Possibili deviazioni
La ciclabile Gavardina, citata nel testo, per chi proviene da Brescia parte dal paese di Mazzano e, passando per Gavardo, permette di raggiungere Salò, una delle più suggestive località della costiera bresciana del lago di Garda.
La ciclovia del Mincio da Peschiera a Mantova è parte integrante della Ciclovia del Sole (Eurovelo 7, Bicitalia 1). Da Peschiera la Ciclovia del Sole continua verso nord costeggiando il lago nel lato veronese e passando per Castelnuovo, Lazise e Bardolino; aggirato poi il monte Moscal si porta nell’interno passando per Affi e raggiungendo Rivoli Veronese, paese che domina da sud la val Lagarina, solcata dall’Adige. Da Rivoli la ciclovia segue il percorso dell’Adige scendendo sul corso del fiume per raggiungere Avio, Ala, Rovereto, Trento e Bolzano e – lungo l’Isarco – il confine di stato del passo del Brennero. Maggiori informazioni in www.bicitalia.org.
Il comprensorio “Terre del Custoza” (sito www.terredelcustoza.com) è un partenariato tra i comuni morenici veronesi di Sommacampagna, Bussolengo, Villafranca, Sona, Valeggio sul Mincio e Castelnuovo del Garda che intende promuovere le notevoli ricchezze ambientali e culturali di queste terre di passaggio tra Verona e il lago di Garda. In particolare sono accuratamente tabellati con specifica segnaletica numerosi percorsi in bicicletta di vario tipo, che ne fanno un vero parco cicloturistico: maggiori informazioni si trovano nella pagina web www.terredelcustoza.com/it/esperienze/itinerari-cicloturistici.
Verona è una dei principali punti della ciclovia dell’Adige, che porta il nord Europa fin sulle spiagge dell’Adriatico.
Andando da Verona (km 0) verso nord la ciclovia prosegue lungo il canale Biffis per Bussolengo (km 12) e Rivoli Veronese (km 30), dove si unisce alla ciclovia del Sole per salire verso Rovereto (km 75), Trento (km 100) e Bolzano (km 163); da Bolzano si può continuare a nord lungo l’Isarco verso Bressanone (km 208) e il passo del Brennero (km 263), oppure da poco prima di Bolzano (km 157) si può proseguire a ovest lungo l’Adige verso Merano (km 185), e da Merano lungo la val Venosta fino al passo Resia (km 263). Andando invece da Verona (km 0) verso sud la ciclovia riprende in sede propria in località Porto di San Giovanni Lupatoto (km 10), e poi prosegue in destra idrografica per Legnago (km 51), il bivio per la ciclabile Chiara Lubich (km 95,9) che in 2 km porta in centro a Rovigo, Cavarzere (km 124,4), fino alla foce di Rosolina Mare (km 149,5). Da 9 km prima della foce si può attraversare il fiume e raggiungere in circa 18 km Chioggia, come indicato nella corrispondente tappa dell’anello principale del Green Tour.