(Cologna Veneta – Piazzola sul Brenta, 48 km)
Dopo aver percorso il tratto mantovano-veronese tra Ostiglia e Cologna Veneta, che si snoda in buona parte nelle distese pianeggianti a perdita d’occhio delle Valli Grandi, l’itinerario di Green Tour continua a seguire il tracciato dell’ex ferrovia per Treviso, inoltrandosi nel corridoio compreso tra i monti Berici e i colli Euganei, pure pianeggiante, ma caratterizzato stavolta dalla vista a portata di pedale dei vicini rilievi che custodiscono splendidi tesori ambientali e artistici, oltre che enogastronomici, certamente tra i luoghi più suggestivi e ricchi d’interesse della regione.
In questa tappa, a cavallo delle provincie di Verona, Vicenza e Padova, il sedime dell’Ostiglia è quasi completamente recuperato alla fruibilità ciclopedonale e continuerà ad essere una presenza fedele con cui condivideremo il nostro viaggio. Le vecchie stazioni, i caselli e i ponti ci accompagneranno lungo l’intera tappa quasi a farci percepire, ancora oggi, la presenza dei vagoni ferroviari.
Dal centro di Cologna Veneta (km 0,0) si esce su via Roma e poi via XX Marzo portandosi nella zona degli impianti sportivi, da dove una rampa ciclabile permette di salire al livello della massicciata del sedime dell’ex ferrovia: lì (km 1,3) si viene immessi direttamente sul bel ponte in ferro superstite sul fiume Guà, recuperato alla sua funzione di attraversamento ora in chiave ciclistica. Al di là del Guà si prosegue lungo la nuova ciclabile superando inconsapevolmente il confine tra la provincia di Verona e quella di Vicenza (km 6,0). Utili, nonché interessanti i moderni ponticelli per mezzo dei quali la ciclabile supera i vari scoli d’acqua che attraversano l’infrastruttura, in sequenza: al km 6,4 l’Alonte, al km 12,3 il Frassenella e al km 12,8 il Liona. Nel mezzo la sagoma dell’ex stazione di Orgiano (km 8,6) e più avanti quella di Sossano (km 13,9), con la speranza che entrambe possano essere recuperate come strutture a supporto della ciclabile. Sulla sinistra, poco distante dall’itinerario, è possibile raggiungere il bel centro di Sossano e usufruire dei numerosi servizi ivi localizzati. Oltre Sossano, il percorso continua sempre lungo il tracciato dell’Ostiglia per confluire poi all’altezza di Ponte di Barbarano (km 18,5) su un’altra ex ferrovia della Riviera Berica, di cui parleremo meglio più sotto, che percorriamo per un po’ fino a quando (km 20,3) le due ciclabili, in località Ponte di Mossano, divergeranno decisamente. Attraverso un suggestivo ponte ciclabile l’itinerario supera sia la provinciale Berica sia il corso del Bisatto, planando poi dolcemente nella pianura circostante. Si prosegue sulla ciclabile senza soluzione di continuità lasciando sulla sinistra la frazione di Ponte di Nanto (km 22,7) e più avanti, sulla destra, quella di Villaganzerla (km 24,7), un chilometro più avanti la vecchia stazione ferroviaria. Al km 26,6 il tracciato della ex ferrovia viene bruscamente interrotto dal passaggio della nuova autostrada A31: il nostro percorso ciclabile continua allora sulla destra costeggiando da basso il terrapieno autostradale per andare a cercarne un sottopasso, che, passati dopo 600 m sotto la strada provinciale SP16, troviamo dopo altri 700 m sulla sinistra (km 27,8); usciti sull’altro lato teniamo la sinistra costeggiando a ritroso l’autostrada fino a tornare a fianco della SP16 su una pista in sede propria (attenzione: se il sottopasso fosse impraticabile si può superare la A31 usando il cavalcavia della SP16). Continuando sulla pista a fianco della SP16 si attraversa il piccolo borgo agricolo di Ghizzole (km 29,5); poco dopo (km 30,2) si incrocia la ciclovia del fiume Bacchiglione, parte dell’itinerario regionale I-1 Garda-Venezia, e si raggiunge in breve una rotonda stradale dal quale parte, in corrispondenza di un ex casello ferroviario, il tratto dell’Ostiglia già recuperato alla fruibilità ciclopedonale (km 31,2). Lungo il comodo percorso asfaltato dove un tempo correvano i binari si passa a fianco, in località Barbano del comune di Grisignano di Zocco, a un altro ex casello diventato hub cicloturistico, un punto orientativo per gli ormai numerosi cicloturisti che transitano in zona (km 35,0). Grisignano di Zocco, uno dei nodi più importanti della mobilità regionale nella direttrice Verona-Vicenza-Padova-Venezia dove sono presenti un casello autostradale della A-4, la SR11 Padana Superiore e un’utile stazione ferroviaria, è anche l’ultimo in provincia di Vicenza lungo il nostro itinerario: dalla sua frazione Pojana di Granfion (km 40,4) inizia il tratto più conosciuto e suggestivo dell’ex ferrovia. Pedalando serenamente sotto il magnifico tunnel verde di questo sedime, tornato a rivivere come arteria della mobilità lenta, si transita a metà strada tra i centri abitati del comune di Campodoro e della sua storica frazione Bevadoro (km 42,3) raggiungendo infine la meta della nostra tappa, Piazzola sul Brenta, con la splendida villa Contarini (km 48,7).
Possibili deviazioni
A Cologna Veneta si intercetta il Percorso Cicloturistico del Colognese, che nel suo ramo principale porta da Cologna a San Bonifacio i circa 20 km (www.percorsodelcolognese.it).
A Orgiano e Sossano si incontra il percorso cicloturistico Meraviglie della Pianura Berica (tabellato GB1), che porta a scoprire le ricchezza del territorio vicentino compreso tra i Berici e la bassa di Noventa e Pojana Maggiore.
Sempre a Orgiano e Sossano, ma anche a Villaga sotto i Berici, si può prendere l’itinerario Altavia dei Berici (tabellato AV) che permette di esplorare i monti Berici tramite una rete di tranquille strade secondarie, alcune delle queli riservate a ciclisti allenati ad un po’ di salita.
A Ponte di Barbarano si incontra la ciclopista dell’ex ferrovia della Riviera Berica, 30 km pressoché diritti tra Vicenza e Noventa Vicentina nel versante orientale dei monti Berici che attualmente sono uno delle più apprezzati percorsi ciclabili del Veneto; risalendola verso nord si passa da Longare e, poco prima del capoluogo berico, si ammira su un’altura la splendida villa Almerico Capra Valmarana (detta La Rotonda) di Andrea Palladio.
L’Anello dei Colli Euganei (cui dedichiamo una trattazione a parte come appendice dell’anello principale del Green Tour) è facilmente raggiungibile in circa 8 km di tranquille strade secondarie partendo da vari punti della tappa.
Poco sopra Ghizzole si interseca la ciclovia del Bacchiglione, parte di qualità della ciclovia regionale I-1 Garda-Venezia che può essere percorsa dalle due località rispettivamente sull’argine destro e sinistro del fiume. In particolare a Cervarese Santa Croce, a brevissima distanza da Montegalda, si possono visitare il parco del Bacchiglione e il castello di San Martino della Vaneza.
Nel territorio comunale di Grisignano di Zocco (VI), poco dopo l’inizio dalla frazione di Pojana di Granfion del tratto classico dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia si incontra l’anello ciclopedonale della Media Pianura Vicentina di circa 45 km (si veda www.percorsomediapianuravicentina.it).
A Piazzola si incrocia la ciclovia del Brenta, lungo la quale si può salire a nord verso Cittadella, Bassano del Grappa e la Valsugana (in provincia di Vicenza gli argini sono percorribili solo a tratti) o scendere a sud verso Limena (dove esce il Brentella, parte dell’Anello Fluviale di Padova) e la stessa Padova (Pontevigodarzere), proseguendo poi verso Stra, Dolo e Venezia lungo il Naviglio Brenta.