(Mirandola - Bologna, 65 km)
La tappa che da Mirandola ci porta nel centro di Bologna, capoluogo dell’Emilia Romagna nonché uno dei centri urbani e metropolitani più importanti d’Italia, corre in gran parte su una pista ciclabile ricavata pochi anni fa sul sedime di una linea ferroviaria dismessa. Ripercorriamone brevemente la genesi.
La linea Verona-Bologna, nonostante la sua evidente rilevanza trasportistica – è a tutti gli effetti la continuazione naturale della linea del Brennero che porta il Nord Europa fino in val Padana – è rimasta a lungo a binario unico, con le inevitabili ripercussioni sull’efficienza dei collegamenti. La discussione sul se e quando procedere a un suo sviluppo continuò per decenni senza risultati; solo un drammatico incidente ferroviario occorso nel 2005 a Crevalcore, una delle località poste lungo la linea, portò finalmente ad avviarne il raddoppio e ammodernamento. Questi lavori portarono in particolare alla dismissione di una parte considerevole del sedime a binario unico, perché in vari tratti della linea risultò preferibile costruire la nuova linea a binario doppio in una nuova sede nei paraggi della vecchia anziché affiancare un altro binario a quest’ultima: ciò accadde in particolare tra Gazzo Veronese e Ostiglia (circa 5 km) e tra Poggio Rusco e Osteria Nuova (circa 40 km). Mentre il tratto più corto al momento giace in disuso, quello più lungo è stato preso in carico dalla Città Metropolitana di Bologna come stazione appaltante dei contributi ministeriali per la ciclovia del Sole in Emilia Romagna. In tal modo questo sedime dismesso, che corre giusto a fianco della sede ferroviaria attuale tranne le porzioni che entrano ed escono dalle varie stazioni ancora in esercizio, è stato recuperato all’uso ciclopedonale, diventando una bella pista di qualità che permette di attraversare serenamente un territorio di carattere rurale unendo tra loro grossi paesi (San Felice sul Panaro, Crevalcore e San Giovanni in Persiceto, ognuno con la sua stazione) che grazie a questa infrastruttura si sono inaspettatamente scoperti come luoghi d’interesse turistico.
Dal centro di Mirandola, piazza Costituente (km 0,0) usciamo verso nord lungo la SS12, dotata di ampia sede ciclopedonale, quindi dopo 300 m svoltiamo a destra in via Gramsci proseguendo diritto nella pista ciclopedonale fino a raggiungere la stazione ferroviaria (km 4,0): a fianco dell’edificio notiamo l’ingresso della pista ciclabile con la tabellazione della ciclovia del Sole che imbocchiamo in direzione sud. Inizia così una lunga pedalata di poco più di 40 km al fianco di questa bella pista che corre a fianco dell’attuale linea a doppio binario (in realtà la pista inizia già circa 7 km a nord della stazione di Mirandola, in corrispondenza del confine regionale poco sotto Poggio Rusco), nella quale la frequente e buona tabellazione segnala per tempo gli svincoli su direzioni laterali; gli unici momenti di discontinuità saranno gli attraversamenti urbani dei tre grossi paesi citati in precedenza, dotati di stazione attiva dove i treni regionali sono pronti ad accogliere i cicloturisti e le loro biciclette con un servizio intermodale che durante la bella stagione mette a disposizione oltre 60 posti bici tra Bologna, Verona e il passo del Brennero. Al km 8,8 si lascia in effetti per la prima volta il percorso a fianco dei binari attivi (che vengono sottopassati poco dopo) per entrare nel centro di San Felice sul Panaro, passando davanti alla stazione ferroviaria (km 11,2) e rientrando a bordo binari poco dopo (km 12,2). Un’altra breve variazione di percorso si incontra presso la stazione di Camposanto (km 16,9) per varcare il fiume Panaro, dopo di che la marcia prosegue diritta vicino ai binari attivi passando a fianco della ex stazione di Bolognina (km 19,7). Al km 22,0, nel territorio di Crevalcore, ci si stacca prendendo a sinistra via Fornace in buono sterrato, quindi, dopo un breve tratto su pista ciclopedonale a fianco della SP9, sempre seguendo la tabellazione si attraversa il centro abitato della cittadina passando nei paraggi della stazione (km 25,5) e rientrando a fianco dei binari al km 26,9. La successiva interruzione di continuità del percorso si trova al km 33,3 per prepararsi a entrare in San Giovanni in Persiceto: si prende a sinistra via Cavamento, quindi a destra via Lupria e ancora a destra via Permuta, in fondo alla quale si raggiunge nuovamente la sede ferroviaria che si costeggia sul lato est, mentre per raggiungere il centro della cittadina sarà necessario sottopassare i binari (questo è possibile su via Cento al km 36,6). Il percorso ben segnalato della ciclovia continua a est della ferrovia, con rientro definitivo a fianco dei binari molto più avanti (km 40,9); si prosegue quindi senza altre deviazioni fino all’attuale conclusione della pista sul tratto di sedime dismesso, in prossimità della stazione di Osteria Nuova (km 44,9). Da lì, in attesa che la Città Metropolitana completi il suo lavoro assicurando un collegamento ciclabile in sede propria col centro di Bologna, indichiamo un percorso misto di circa 20 km con diversi lunghi tratti già comunque in sede propria alternati con altri su strade promiscue perlopiù a basso traffico. Dalla fine della pista ci portiamo nel piazzale della stazione di Osteria Nuova per imboccare il sottopasso che ci porta dall’altro lato dei binari; al di là (km 45,4) seguiamo la pista tenendo la sinistra e poi la destra uscendo su via De Gasperi, dove giriamo a sinistra prendendo poi a destra via Gramsci (km 45,7), dove staremo su corsie ciclabili per un lungo tratto. Giriamo quindi a sinistra in via Ferrovia (km 46,5), che seguiamo fino a che essa sbuca su una strada di scorrimento, via Valtiera (km 47,6): all’incrocio seguiamo le indicazioni per l’aeroporto e Calderara, salendo così su un viadotto sopra la ferrovia che percorreremo con attenzione stando nella banchina laterale. Scesi al di là, sempre seguendo le stesse indicazioni giriamo alla prima strada a destra, via Bazzane (km 48,2) dove proseguiamo per quasi 2 km girando poi a destra sulla pista di via delle Mimose (km 50,0), quindi a sinistra in via Turati e a destra in via Roma, nel centro abitato di Calderara di Reno. All’incrocio con via Garibaldi e via Rizzola Ponente (km 51,3) si prosegue diritto su via Roma, che passa in una zona rurale ed entra più avanti (km 51,8) in un sottopasso protetto da un paletto per impedire l’ingresso di automezzi. Ancora più avanti (km 52,2) troviamo un altro sottopasso, stavolta chiaramente ciclopedonale, che al di là esce su una pista azzurra in sede propria a lato di via della Torretta, negli immediati paraggi dell’aeroporto bolognese Guglielmo Marconi (sarà probabile notare velivoli in fase di decollo o atterraggio): seguendo la pista arriviamo alla stazione di Calderara-Bargellino (km 53,2), di cui usiamo il sottopasso ciclopedonale. Riemersi sull’altro lato, in piena zona industriale del Bargellino, continuiamo a seguire la pista azzurra in via Piretti, via Pizzoli e via Finetti; all’incrocio con via Commenda (km 54,2) il colore azzurro sfuma ma la pista continua sulla destra come marciapiede ciclopedonale conducendo a una rotonda dalla quale si prende la seconda uscita, quindi a sinistra, destra e sinistra per via Sant’Agnese, dalla quale dopo 100 m prendiamo la pista ciclabile che parte sulla destra tra due insediamenti industriali. Dopo 300 m, all’uscita su via Persicetana (km 55,0) giriamo a sinistra percorrendo la via per un lungo tratto, col quale si entra finalmente nel territorio comunale del capoluogo felsineo; allo stop dell’incrocio con via della Salute (km 55,8) teniamo la destra sottopassando prima l’autostrada A14 e poi – usando la pista sopraelevata sul lato sinistro – la linea ferroviaria Milano-Bologna, oltre la quale la pista continua a sinistra sopra via Bencivenni che viene poco dopo attraversata per portarci dopo altri 200 m a un terzo sottopassaggio, stavolta della Tangenziale Nord di Bologna (km 56,4). Al di là della tangenziale entriamo nel quartiere di Borgo Panigale: seguendo il percorso ciclabile segnato a terra, all’uscita teniamo la sinistra in via Biancolelli, quindi in fondo ancora a sinistra in via Bombelli e poco dopo (km 56,6) a destra in via Panigale, un lungo rettilineo che più avanti sottopassa assieme nuovamente la Tangenziale Nord e la A14 (km 57,2) proseguendo leggermente sulla sinistra in via Sciesa (usare il marciapiede ciclopedonale sulla destra) su cui si arriva dopo 300 m alla stazione ferroviaria che porta il nome del quartiere, sulla linea per Porretta Terme. Usando il sottopasso ciclopedonale della stazione si esce al di là continuando diritto in via Emilia Ponente e poi, sottopassando il viadotto della SS9 via Emilia, a destra in via del Faggiolo; quando si incontra una piccola rotonda colorata (km 58,3) si tiene la sinistra, poi subito dopo il successivo incrocio con via della Pietra (km 58,5) si tiene la destra per la pista ciclabile nel parco Mario Corsini, arrivando in questo modo dopo 150 m sulla pista ciclabile di viale Togliatti che imbocchiamo verso sinistra. Inizia ora un lungo tratto sulla pista lungo il viale (dopo 700 m, subito dopo aver varcato il fiume Reno, si attraversa per proseguire sull’altro lato) finché si giunge alla grande rotonda Luciano Romagnoli (km 60,3), che si aggira usando la pista segnata sulla destra. Si entra così nel percorso del parco del cimitero monumentale cittadino della Certosa, dal quale si esce sulla pista di viale Gandhi (km 61,6) e, attraversando poco e dopo proseguendo diritto, sulle piste di via Tolmino e via Sabotino. L’attraversamento della SS64 Porrettana (km 62,5), che in quel tratto funge da tangenziale del centro cittadino ed è solcata nel suo mezzo dalla “tangenziale delle biciclette”, segna l’ingresso ufficiale nel centro storico di Bologna. Al di là si prosegue in via Calari e svoltando subito a sinistra, in via della Grada; all’incrocio semaforizzato (km 62,8) si tiene la destra per via San Felice che è parte della via Emilia, proseguendo poi in via Ugo Bassi fino all’approdo nel cuore cittadino di piazza del Nettuno e piazza Maggiore (km 63,9), con la vista sullo sfondo delle torri cittadine degli Asinelli e Garisenda. Per raggiungere la stazione di Bologna Centrale basterà proseguire di fronte alle piazze su via dell’Indipendenza oppure – tornando leggermente indietro su via Ugo Bassi – su via Oleari e via Galliera, arrivando comunque sempre in piazza XX Settembre da cui è immediato, attraversando il viale di circonvallazione, raggiungere il piazzale della ferrovia (km 65,3).