(Borghetto d'Avio - Verona, 49 km)
Giunti a Borghetto d’Avio al termine della ciclabile dell’Adige trentina, sul confine provinciale con Verona e regionale col Veneto, si apre la scelta se continuare la pedalata verso la città scaligera in sinistra idrografica sulla ciclabile “Terradeiforti” del Comune di Dolcè oppure in destra idrografica sulla ciclovia Adige-Sole dei Comuni di Brentino Belluno e Rivoli Veronese.
Per l’itinerario dell’Adige veneto (RV3) abbiamo scelto la prima opzione; qui invece seguiremo la seconda, che in effetti fin dal suo nascere è il percorso ufficiale della ciclovia del Sole, con l’avvertenza che, in caso di bisogno, per raggiungere la linea ferroviaria sarà necessario ricorrere ai ponti per recarsi nelle stazioni di Peri, Dolcè o Domegliara che si trovano sull’altra sponda.
Costruito dalla Provincia di Verona e messo in esercizio nel 2012 come prosecuzione della pista trentina, l’itinerario in destra idrografica corre per lunghi tratti sull’argine di servizio del canale Biffis, di cui nella tappa precedente abbiamo incontrato l’opera di presa in località Pilcante tra Ala e Avio. Il tema conduttore della tappa è proprio questo canale, edificato negli anni ’30 del secolo scorso dopo una lunga gestazione progettuale e ancora oggi oggetto di studio per la resistenza e innovatività per l’epoca delle tecniche costruttive utilizzate: su 47 km di percorso con numerosi ostacoli naturali (valli e rilievi) il manufatto presenta più di 8 km in galleria, uno spettacolare ponte canale in gettata unica di calcestruzzo per attraversare la val del Tasso, due centrali a turbina per la produzione di energia elettrica (la prima dopo 40 km a Bussolengo, la seconda alla fine del canale nella frazione Chievo del comune di Verona) e un calo di quota estremamente contenuto al di fuori delle centrali. Dalla fine del Biffis è immediato raggiungere il centro di Verona, uno dei grandi centri economicigrande centro economico e turistico-culturali postaculturale nel cuore del Nord Italia, celebrata da Shakespeare con la tragedia di Romeo e Giulietta e per l’annualesede dell’annuale festival lirico nell’Arena romana.
Dal termine della pista trentina a Borghetto d’Avio (km 0,0) giriamo a destra valicando l’autostrada A22: al di là, superata con attenzione la strada SP11, seguendo la tabellazione si sale qualche metro di quota per imboccare (km 0,8) la pista ciclabile sull’argine del canale Biffis nel comune di Brentino Belluno. Percorrendo la pista verso sud, al km 3,3 si attraversa l’abitato di Belluno Veronese mentre al km 6,3 si transita sopra la frazione di Rivalta, sede comunale, dalla quale tramite un ponte sull’Adige si può eventualmente raggiungere al di là la frazione Peri di Dolcè dotata di stazione. Poco dopo Rivalta (km 7,5) il canale Biffis entra in un tunnel, dunque il percorso deve scendere per un tratto di 1 km a fianco della strada SP11 per poi lasciarla attraversandola con attenzione e risalire con un breve tratto molto ripido a fianco del canale appena rispuntato (km 8,6). Dopo circa 500 m si trova un incrocio dal quale ci si può dirigere verso l’abitato di Brentino e, comunque, ammirare verso l’alto il santuario della Madonna della Corona, abbarbicato a 800 m di quota sul versante est del monte Baldo e raggiungibile da Brentino tramite una lunga scalinata molto frequentata da viandanti e pellegrini mariani. Al km 11,1 il canale scompare nuovamente in un tunnel in corrispondenza dell’abitato di Preabocco, attraversato dal percorso ciclabile che poi torna a fianco della strada SP11 sottopassando la A22 (km 13,2). Da lì in avanti il percorso alterna, con qualche saliscendi, alcuni tratti a fianco della SP11 con altri che usano stradine di attraversamento di vigneti finché, al termine di un tratto molto suggestivo nel verde ombreggiato a fianco dell’Adige (km 18,1, quota 100 m) inizia una salita di 1,3 km piuttosto impegnativa (pendenza media sul 7% con punte del 9-10%) che offrendo notevoli punti panoramici sulla valle sottostante e passando a fianco del forte austriaco Wohlgemuth conduce nell’abitato di Rivoli Veronese (km 20,0, quota 190 m). Da Rivoli, come indicato da alcune tabelle è possibile deviare in direzione del lago di Garda; noi invece proseguiamo seguendo la tabellazione I-1 imboccando strada della Rocca (km 20,7) che dopo qualche saliscendi raggiunge un nuovo picco a quota 240 m per poi scendere con pendenza pronunciata e alcuni tornanti ritrovando il canale Biffis quando questo esce definitivamente dal tunnel (km 23,5, quota 135 m). Da lì in poi si continua per circa 11 km sostanzialmente in piano – tranne un paio di cavalcavia in legno posti per superare due trafficate strade provinciali – con bei panorami sull’Adige che scorre più in basso di circa 70 metri rispetto al canale: così si transita sopra il ponte canale sopra la val del Tasso citato prima (km 27,0, una volta al di là si consiglia di fermarsi per osservarlo), si passa sotto l’abitato di Piovezzano (km 19.7), raggiungibile con una breve salita, finché al km 34,3 la pista si interrompe all’ingresso di Bussolengo perché il canale entra nella prima delle due centrali elettriche a turbina, in cui farà un salto di circa 40 metri per portarsi da quota 130 m a quota 90 m. Teniamo dunque la destra e poi la sinistra per entrare lungo via Roma nel centro del paese (km 35,2). Continuando su corso Mazzini si arriva in prossimità del cimitero del paese, dove (km 35,9) la pista riprende sulla sinistra in rapida discesa tornando nuovamente a fianco del canale Biffis (km 38,3). Si continua in rettilineo a fianco del canale fino a quando, ormai entrati nel territorio comunale di Verona, si intravede (km 42,0) la seconda centrale elettrica a turbina con la quale l’acqua farà un ultimo salto di circa 25 m rientrando nel sottostante Adige: lì si prosegue sul percorso ciclabile che si snoda su un ponte ciclopedonale, un ultimo tratto sull’argine del canale e l’uscita su una pista bidirezionale in sede protetta a fianco della viabilità ordinaria. Sottopassata la ferrovia (km 43,0) si scende rapidamente alla frazione Chievo; al termine della discesa (km 43,6), prestando attenzione bisogna girare a sinistra per entrare nel parco adiacente alla diga sull’Adige, dal quale si imbocca la pista ciclopedonale urbana del canale Camuzzoni appena uscito a sua volta dall’Adige (km 43,9). Attraversato corso Milano (km 46,5) e viale Galliano (km 47,0) si tiene la destra, quindi a Porta Palio (km 47,7) si prende la pista bidirezionale in sede protetta in circonvallazione Oriani fino a Porta Nuova, da dove sulla pista ciclabile di corso Porta Nuova si raggiunge il cuore cittadino di piazza Bra (km 49,4).